venerdì 25 febbraio 2011

Esame ultrastrutturale del 25/06/2009 in cardilogia all'ospedale Sant'Orsola di Bologna

Materiale:
CUORE, NAS, Microscopia Elettronica a Trasmissione

Esame Ultratrutturale:
  • perdita di miofibrille
  • disarray miofibrillare
  • nuclei a profilo irregolare
  • nell'interstizio intrmiocitario diffusa presenza di materiale fibrillare, amiloide, a localizzazione perimiocitaria e perivascolare
Commento:
Quadro ultrastrutturali compatibile con amiloidosi cardiaca.

data di firma 08 07 2009

Nota: la data di firma è successiva al giorno di decesso di Goffredo... se qualche medico mi sà dire perchè, perfavore commenti, grazie.

21/06/2009 Esame toracico. Unità sanitaria zonale n°4 Senigallia, Servizio di radiologia e dignostica per immagini, RRadiologia tradizionale

Controllo di CVC in giugulare destra con apice in vena cava superiore. Presenza di tubo endotracheale in sede. Accentuazione della trama bronco-interstiziale. Allungamento dell'emidiametro cardiaco traverso inferiore sinistro.

23/06/2009 Esame del torace presso Unità sanitaria zonale n°4 Senigallia, servizio di radiologia e diagnostica per immagini, Radiologia tradizionale.

Ipodiafania basale a destra ed obliterazione pleurogena del seno costo-frenico di sinistra ed versamento pleurico bilaterale. Ispessimento intersizziale diffuso. Immagine cardiaca aumentata di volume per aumento degli emidiametri traversi inferiori. Presenza di CVC ad accesso destro con apice in vena cava superiore. Presenza di cannula endotracheale.

GolloDj

Goffredo  aveva una passione per la musica smisurata ed era riuscito a farsi strada con lo pseudonimo di GolloDJ fino ad arrivare alla pubblicazione del suo CD. Gli piaceva trovarsi al centro delle feste, a contatto con i giovani come può esserlo solo un DJ.
Per me quella musica è sempre stata la "musica dei pazzi" ed ora è invece un importate pezzo della vita del mio Goffredo.
Dovette rinunciare a quel mondo quando si trasferì a Marotta (Marche) perdendo gradualmente i contatti con tutti i suoi amici, ma rimanendo affezionato alla propria passione e soprattutto ai suoi struemnti da DJ. Persino nel momento di ricoverarsi il suo primo pensiero era per gli strumenti e la loro cura.


domenica 13 febbraio 2011

Reparto DEG- Cardiologia Paziente CARIZZI GOFFREDO. Ricoverato. Data Esecuzione 27--giugno 2009.UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BOLOGNA.

RX Torace Radiologia Cardiovascolare Radiologia interventiva Gastroenterologia.
Riduzione dell'impegno alviolare al campo polmonare destro.
Comparsa di ampia area di ipodiafania in sede mediobasale sinistra di cui non univoca interpretazione (impegno edemigeneo alveolare? Fenomeni a carattere infiltrativo- flogistico? altro?.
Necassario controllo evolitivo ed eventualmente approfondimento di intagine mediante TC.
Ombra cardiovasale ridotta.
Contropulsatore aortico in sede più alta che di norma.
Sostanzialmente invariato il resto.

REFERTO AGGIUNTIVO ----Referto Istologico--in Data 27-giugno 2009
Dalle intagini  immunoistochimiche, i depositi di amiloide sono risultati diffusamente ed intensamente positivi per le catene leggere Kappa delle immunoglobine, negativi per le catene leggere lambda delle immunoglobine e debolmente positivi per la molecola della transtiretina.
Commento: Per quanto riguarda il tipo di fibrille amiloidi, i risultati delle indagini immunoistochimiche, che hanno solo significato indicativo e non diagnostico, suggerisco di indagare in primis verso una forma di amiloidisi da catene leggere Kappa delle immunoglobine.

sabato 12 febbraio 2011

Esami EEG AL LETTO Eseguito con sistema: EBN MIZAR LIGHT 28CH. Data esame 25/06/2009. AZIENDA OSPEDALIERO- UNIVERSITA' BOLOGNA UNITA' OPERATIVA-NEUFROLOGIA.

REFERTO:
Tracciato eseguito durante infusione continua di Ipnovel 3 cc/h (paziente in sedazione da 4 gg con concomitante MOF) 
Attività di fondo depressa bilateralmente costituita da ritmi rapidi, modulazioni theta ed onde delta di piccola ampiezza e diffusi bilateralmente. 
Le onde delta spesso si organizzano in scoppi a proezione difusa.
Gli stimoli acustico ed algogeno non modifica il tracciato.
CONCLUSIONI:
Gravi anomalie aspecifiche bilaterali; il quadro EEG è verosimilmente influenzato sia dai farmaci (ipnovel) che dal quadro metabolico (encefalopatia diffusa post anassica+insufficenza multi-organo)

Sospetta amiloidosi.

Unità operativa di anatomia e istologia Patologica.
Materiale CUORE, NAS, micocardica.
Commentato al materiale Sospetta amiloidosi
Desrizione microscpica. 
Cinque frammenti ampiamente rappresentativi di endomiocardio, caratterizzati della presenza, nell'interstizio, nel
subendocardio e nella parete di piccoli vasi, di una sostanza omogenea ed eosinofila mostrante birifrangenza verde all'osservazione con luce polarizzata della colorazione istochimica rosso congo.
I depositi di amiloide, di entità variabile da lieve a severa, sono presenti in tutti i frammenti bioptici ed, a livello interstiziale, sono localizzati o in sede perimiocitaria o in più ampi aggregati sostitutivi a struttura micronodulare. Le miocellule mostrano focalmente un lieve aumento delle dimensioni, alcuni disarrangiamenti architetturali, lieve vacuolizzazione sarcoplasmatica ed, in prossimità dei depositi più estesi di amiloide, aspetti di assottigliamento e frammentazione.
Presenza di lieve fibrosi subendocardiaca ed interstiziale perimiocitara
Nel contesto del tessuto fibroso o dei depositi di amiloide in terstiziali e subendocardiaci, si osservano inltre scarsi infiltrati infiammatori, sparsi in singoli elementi cellulari o aggregati in microfocolai.
Ad uno dei frammenti bioptici, è adeso scarso materiale fibrino ematico.
Diagnosi
AMILOIDOSI CARDIACA COMPLESSIVAMENTE DI MODERATA ENTITA', A LOCALIZZAZIONE, SUBENDOCARDIACA E VASCOLARE, ASSOCIATA A DANNO MIOCELLULARE DI GRADO MODERATO.
Verranno effettuate indagini immunoistochimiche, di cui seguirà referto aggiuntivo.

martedì 8 febbraio 2011

Relazione della degenza nefrologica

Il seguente documento è un'estratto della relazione della degenza nefrologica di Goffredo inviata dall'ospedale di Senigallia al nostro medico di famiglia.

Ti inviamo relazione sulla degenza nefrologica del tuo assistito Sig. Goffredo Garizzi, di anni 44, ricoverato dal 3 al 17 Giugno del '09 per lo studio diagnostico di una sindrome nefrotica riscontrata nel corso di un recente ricovero in Gastroentelogia a Senigallia (15-25/05/09).

In tale sede, per alvo multiplo persistente, iperpiriressia, vomito e dolori addominali veniva sottoposto a colon-ileoscopia (erosione del sicma e del discendente ed aspetto granuloso dell'ultima ansa ileale) e prelievi bioptici di colon retto ( modesta flogosi cronica e aspecifica con discreta distorsione e sud atrofia delle cripte più evidenti nel retto; negatività istochimica per la sostanza amiloide) e dell'ileo (edema mucoso ed iperplasia reattiva dei noduli linfatici).Il trattamento con antibiotico ad ampio spettro, albumina e mesalazina otteneva la remissione della febbre e dei sintomi gastro-enterici.
Per il rilievo di ioiprotidemia e protenuria significativa veniva quindi invitato alla nostra attenzione.
In anamnesi: circa 2 mesi fa riferisce comparsa di farigodinia e disfonia, senza febbre, ancora persistenti.
All'ingresso in reparto il paziente si presenta con tachicardia (107 bpm, R) ed ipetensione arteriosa (95/60 mmHg). Edemi declivi in riduzione già dal ricovero presente. Disfonia, che perdura da circa due mesi. Peso attuale pari a 81 kg. Alvo alterno. Le indagini successive hanno rivelato uno stato anasarcatico, con versamenti in sede pleurica, pericardiaca e peritoniale.
Parametri laboratiristici indicativi di sintrome nefrosica (proteine totali 5,4 g%, albumina 2,8 g%, alfa2globuline 18%, gammaglobuline 5,6 %, cilindruria granuloso-jalina, proteinuria 2 grammi nelle 24 ore, in apparente progressiva riduzione,); funzione renale ai limiti inferiori di norma (azotemia 20 mg %, creatininemia 1,0 mg%, creatinia clerance 88 ml/min): calcemia corretta 11,2 mg %, iperuricemia (10mg%; emoglobina 14,5 g%, modica monocitosi (GB 6100/mcl, monociti 12%). All'ettroforesi siero proteica presenza di sospetta componente monoclonale in zona beta. Deficit delle classi IgG (288 mg%) e IgM (20 mg% modica elevazione delle IgA (402 mg%. Catene leggere sieriche ridotte in quantità ma con rapporto sbilanciato a favore della forma kappa (ky=4,7;v.n. 1,4-2,9). La immunofissazione sierica tipizza la lievissima componente biclonale come IgA kappa e catene leggere libere di tipo kappa. Presenza di proteinuria di Bence-Jones (catene k, dosaggio quantitativo in corso).
Assenti Crioglobuline ed ANCA, ANA ed ENA, complemento non consumato. Ecograficamente reni di volume e morfologia conservata. Una cisti parapielica destra di 1 cm.
In data 05/06 è stata eseguita la procedura di Biopsia Renale. Disponiamo dei referti delle valutazioni. Microscopia ottica  su due frammenti: "19 glomeruli morfologicamente nei limiti della norma. Non alterazioni a carico tubolointerstiziale e vascolare." Immunofluorescenza glomerulare negativa per IgA, IG, IqM, C3, C1q, fibrinogno. Ricercato per amiloide con Tioflamina T: negativa. Microscopia elettronica: "12 glomeruli di cui 3 osservati cin la TEM, che ha evidenziato: - lieve incremento della matrice mesangiale; - rari depositi sottoendoteliali costituiti da materiale finemente particolato (crioglobuline?);- brevi tratti di fusione pedicellare; - materiale finemente particolato crioglobuline?) è fibrina in alcune anse capillari;  -  brevi tratti di assottigliamento della membrana basale (fino a 160 nm)."%                                                                       Sul piano cardialogico, è clinicamente evidente una condizione di scompenso cardiaco che si è manifestata con dispinea da sforzo, anasacra), ipotensione arteriosa e tachicardia sinusale (BESV isolati ed assenza di artimie ventricolari ed ipocinetiche all'Holter-ECG). BNP pari a 2170qg/ml
Ecocardiografiacamente quadro di cardiopatia ipertrofica non ostruttiva, con aspetto morfologico di infiltrazione diffusa delle pareti cardiache ( ipertrofia concentrica moderata- severa del VS, non dilatato. Ipocinesia diffusa con riduzione della FE al 34%. Ipertrofia del VD senza dilatazione. Flusso transimetrico di tipo restrittivo. Lieve IM e IT con PAPs stimata a 45 mmHg. Vene cave dilatate e parzialmente collassabili. Versamento pericardiaco moderato con parziale collasso dell'atrio dx. Versamento pleurico.) ha determinato un miglioramento soggettivo e del bilancio idrico, con riduzione ponderale cospicua (da 81 a 69 kg).
Per la disfonia lamentata all'ingresso è stato eseguito un esame colturale del secreto faringeo ( positivo per Staffilococco aureo meticillino-resistente) e una Laringoscopia a fibre ottiche (rinifaringe notevolmente collassato, corda vocale vera di sinistra edematosa e irregolare).
Alla valutazione conclusiva del presente caso, appaiano aspetti di complessità ed atipicità clinica che rendono difficile una diagnosi specifica in base agli elementi sinora raccolti. Escluderebbe una Amiloidosi sistemica l'assenza di sistanza amiloide nei tessuti esaminati (rene e mucosa rettale). La normalità microscopica dei glomeruli, dei tubuli e dell'interstizio renale, associata alle anomalie della ultrastruttura glomerulare, supporterebbe la diagnosi di Nefropatia glomerulare minimal changes. Tuttavia, la entità lieve e la modesta estansione di tali lesioni lasciano aperto il dubbio diagnostico. Così anche, la normalità del quadro ottico escluderebbe la presenza di una nefropatia vascolare e tubulo-interstiziale.
La biopsia osto-midollare in programma, rinviata per espressa volontà di rientro al proprio domicilio da parte del paziente, aiuterà ad escludere la presenza di una Malattia plasmacellulare primitiva. Nel caso di un nuovo dato aspecifico riteniamo indicato e necessario l'esame istologico del miocardiaco per giungere a una conclusione diagnostica del caso.
Diagnosi alla dimissione del 17 giugno 2009: "Sindrome nefrosica in presenza con recente colite aspecifica. VFG pari a 85 ml/min Stato anasarcatico. Gammo patia biclonale (IgAKappa e catene leggere libere di tipo Kappa). Cardiomiopatia ipertrofica (ad aspetto infiltrativo) scompensata".









Il

martedì 1 febbraio 2011

Quadro clinico nel trasferimento a Bologna

Biopsia al Cuore con Diagnosi di Amiloidosi

Lettera per il trasferimento da Senigallia a Bologna

Biopsia al Rene che richiede altri esami

Biopsia al Rene con esito negativo per l'Amiloidosi

Relazione Clinica di Dimissione

Quanto segue è estratto dalla Relazione Clinica di Dimissione di Goffredo. Riporto il testo citandolo così com'è affinchè chi dovesse vivere una situazione simile possa riconoscersi e quindi essere spinto a contattarmi per condividere le reciproche esperienze.

DIAGNOSI DI DIMISSIONE:   E LA CAUSA DEL DECESSO.
 SHOCK CARDIOGENO IN PAZIENTE CON AMILOIDOSI SISTEMICA, A PREVALENTE COINVOLGIMENTO CARDIACO.

 GOFFREDO è stato trasportato da l'ospedale di Senegalia dalla rianimazione in condizione di shock cardiogeno e insufficenza multi-organo nell'ambito di una sospetta amiloidosi sistemica.Tale sospetto era sostenuto dal recente rilievo di cariopatia restrittiva, sindeome nefrosica e aumento delle lg A K e catene leggere libere di tipo K sieriche.Al San Orsola di Bologna al reparto di terapia intensiva il 24/6/2009

DEGENZA AL SAN ORSOLA:
All'arrivo in terapia intensiva, il paziente era assistito dal punto di vista respiratorio con intubazione oro-tracheale, pur se in respiro spontaneo, era incosciente con sedazione in corso, ipoteso(PAS 85mmHg), tachicardiaco (FC 120 bpm)e anurico da circa 24 ore. Nel corso delle prime ore di decenza si osserva un peggioramento della dinamica respiratoria che rendeva necessario l'assistenza respiratoria meccanica e un ulteriore aggravamento dello stato di ipotensione con segni clinici periferici di bassa portata, nonstante il supporto farmacologico, per cui si è reso necessario l'impianto di un contropulsatore aortico per via percutanea.
Nel corso della procedura di impianto del contropulsatore è stato anche effettuato cateterismo cardiaco destro, che ha mostrato un serio aumento delle pressioni di riempimento biventricolare con ipertensione polmonare passiva e marcata riduzione della portata cardiaca a riposo, e biopsia endomiocardiaca.
L'esame istologico ed immunoistochimico della biopsia miocardiaca conferma il sospetto diagnostico di amiloidosi cardiaca, a prevalente componente di catene leggere K. Veniva comunque inviato un campione di sangue per la ricerca di un eventuale mutazione per il gene della trans-tiretina (non abbiamo ancora a disposizione il risultato di tale ricerca).
Ecocardiogramma: Amiloidosi cardiaca con ipocinesia globale del ventricolo sinistro (FE 37% di grado moderato-severo e ipocinesia globale del ventricolo destro di grado moderato con importante aumento di spessore, Difficile rivelazione de contributo atriale al riempimewnto biventricolare, verosimilmente a destra.
Consulenza ematologica: Sulla base dei dati raccolti nei primi giorni della degenza ed il risultato delle indagine già effettuate presso l'ospedale di Senigalia il quadro clinico è risultato suggestivo di per amiloidosi AL.

Nonostante l'impianto del contropulsatore aortico il decorso clinico del Sig. Garizzi GOFFREDO non mostrava sostanziali miglioramenti. In particolare non si osservava alcun miglioramento del quadro di insufficenza epatica, nè di insufficenza renale, per cui il persistere dello stato di anuria rendeva necessaria terapia emodialitica in continuo. IL quadro neurologico, nonostante la sospensione della sedazione, metteva in evidenza uno stato di veglia parziale in assenza di contenuti di ciscenza.
Il quadro clinico generale si è ulteriormente aggravato in data del 30 giugno per la comparsa di intercorrente sepsi, da verosimile focolaio polmonare, motivo per cui era stata introdotta terapia antibiotica a largo spettro e antimicotica. Le condizione sono quindi progressivamente deteriorate nei giorni successivi con raggiungimento di valori di pressione che hanno precluso il presidio dell'ultrafiltrazione (PA 60/40mmHg9, associati a severa disfunzione epatica (biliribinemia totale 13,53 mgdl).
In data 3 luglio, dopo una fase di bradicardia e successiva dissociazione elettromeccanica, non responsiva alle manovre rianimatorie, si è verificato il decesso del paziente.